La legge del 26 maggio 2015 numero 55 ha introdotto il divorzio Breve. Vengono così ridotti sia i tempi che i costi e la procedura si semplifica parecchio. Ma esattamente come funziona? Quali sono le procedure per ottenere il divorzio Breve in comune, senza supporto legale, la negoziazione assistita.
Divorzio Breve: tempi, costi e procedura
A introdurre questa nuova normativa è stata la legge 55/15. Si tratta di una vero e proprio cambiamento, per ottenerlo ci sono voluti ben 45 anni. Anche se ormai questo tipo di divorzio è in vigore da circa due anni, non è ancora del tutto chiaro il suo corretto funzionamento.
L’obbiettivo principale del divorzio Breve è quello di ridurre notevolmente i tempi necessari ad ottenere il divorzio. Sono infatti decisamente cambiati, e in più la legge è retroattiva: 6 mesi per la separazione consensuale e 12 per quella giudiziale, anche in caso di divorzio Breve e in presenza di figli. Altro aspetto molto importante riguarda i costi che si sono notevolmente ridotti, infatti per il divorzio Breve sono cifre davvero esigue.
Legge 55/15: cos’è e quali sono i tempi
Il divorzio in Italia è stato introdotto nel 70, ci sono voluti 45 anni prima di riuscire ad ottenere il divorzio Breve. La legge 55/15 ha di fatto modificato la normativa sul divorzio.
Da maggio del 2015 infatti, dopo la sua entrata in vigore, si può mettere fine alle unioni civili con delle tempistiche davvero ridotte. Grazie a questa sua caratteristica ha preso il nome di divorzio Breve. Prima bisognava attendere almeno 3 anni dopo che era avvenuta la separazione prima di chiedere il divorzio, adesso invece bastano 6 oppure 12 mesi, anche in presenza di figli, attenendosi a questi casi:
- 12 mesi per la separazione giudiziale;
- 6 mesi per la separazione consensuale.
Il termine di 6 mesi viene applicato anche per quelle separazioni che erano iniziate giudiziali, ma che poi si sono trasformate in consensuali. Questi termini decorrono dalla data della prima udienza di separazione, in questo modo i matrimoni civili possono cessare in tempi davvero molto brevi. A questa nuova legge sui divorzi si è aggiunta la recente sentenza della Cassazione che ha introdotto nuove regole anche per gli assegni di mantenimento dovuti all’ex consorte.
Costi e procedura del divorzio Breve
I costi che i due consorti devono sostenere per ottenere il divorzio Breve cambiano in base al legale scelto e al luogo in cui viene svolta tutta la procedura. Se invece non si vuole ricorrere al sostegno legale i costi sono quantomeno irrisori, infatti basteranno solo 16 euro per mettere fine all’unione civile. Per mettere in atto questo tipo di procedura sarà sufficiente che i due coniugi si presentino davanti al sindaco del comune in cui hanno la residenza, o di chi al momento ne fa le veci, con il documento che attesta la dichiarazione di separazione. L’ufficio anagrafe è infatti autorizzato alla raccolta delle domande.
Il divorzio Breve civile al momento è la formula più richiesta, che ha però delle regole ben precise. Non devono infatti esserci figli sia minorenni che maggiorenni che abbiano la necessità di essere tutelati o che non sono autosufficienti a livello economico. Sono esclusi anche tutti gli accordi riguardanti i trasferimenti del patrimonio.
Per poter richiedere il divorzio Breve è necessario essere in possesso della seguente documentazione:
– certificato di residenza per uso divorzio di entrambi i coniugi;
– estratto di matrimonio da richiedere all’ufficio Anagrafe del Comune in cui è stato celebrato il matrimonio;
– stato di famiglia per uso divorzio di tutti e due i coniugi.
Divorzio Breve con negoziazione assistita
L’accordo per la negoziazione assistita in caso di divorzio Breve è un atto puramente formale che va presentato al Pubblico Ministero passati i 6 mesi dalla separazione. Tale accordo necessita dell’assistenza di due legali diversi che sono obbligati a trasmettere il documento all’Ufficiale di Stato Civile del Municipio entro dieci giorni.
Essendo un documento di carattere esecutivo va fatto pervenire al tribunale, nel caso in cui non ci sono figli verranno attuati dei controlli di natura puramente formale, in caso contrario, il Pubblico Ministero può richiedere una verifica riguardante la tutela dei diritti che riguardano i minori.