Legge sul Divorzio Breve: Ecco cosa prevede Esattamente

Una coppia coniugale in crisi deve affrontare prima la separazione legale e poi il divorzio. Il 6 maggio 2015 è finalmente entrata in vigore la legge sul così detto “divorzio breve“, che ha portato diversi vantaggi. Fino al mese di aprile 2015, una volta separati, marito e moglie dovevano attendere tre anni dall’udienza davanti al Presidente del Tribunale, prima di poter depositare la richiesta del divorzio.

Grazie alla nuova legge sul divorzio breve non bisogna più attendere i tre anni per poter deporre il ricorso di divorzio, bensì si è data la possibilità di poter chiedere la cessazione degli effetti civili del matrimonio (qualora sia stato effettuato un matrimonio religioso) e il completo scioglimento dello stesso (qualora sia stato effettuato il matrimonio civile) dopo sei mesi dall’udienza del Presidente di separazione consensuale o giudiziale.

Separazione e Divorzio, quali sono le Differenze?

Al giorno d’oggi si parla molto spesso di coppie che si separano o divorziano. Degli studi recenti hanno appurato che almeno tre coppie di coniugi su dieci si sfasciano. Ma qual è la vera differenza tra separazione e divorzio?  La “separazione” possiamo definirla una condizione temporanea e mutabile, che dura per ben tre anni, com’è stato stabilito dalla legge, e che non annulla il matrimonio, infatti si è di fatto e di diritto ancora marito e moglie, ma ne sospende solo gli effetti nell’attesa di un possibile riavvicinamento o del provvedimento di divorzio.

Esistono due tipi di separazioni: quella di fatto, che presuppone l’allontanamento volontario di uno dei coniugi per la sola volontà di quest’ultimo, quella per accordo, ossia senza l’intervento di un Giudice o quella legale (giudiziale o consensuale) che praticamente è propedeutica al divorzio. Più precisamente la separazione, di qualsiasi genere essa sia, fa sospendere il dovere di: fedeltà (nel senso che il coniuge separato può intraprendere una nuova relazione sentimentale purchè non offenda in nessun modo l’onore e la reputazione dell’altro coniuge), coabitazione, reciproco sostegno affettivo e morale e collaborazione familiare.